La vita al ghetto di Campobello di Mazara nonostante l'invisibilizzazione. La r-esistenza dei lavoratori e un'autonalisi militante collettiva.
Abstract
L'articolo si propone di analizzare da un lato gli effetti delle politiche sulla regolamentazione del lavoro in agricoltura, nel contesto generale e nella provincia di Trapani, in particolare per quanto riguarda la riorganizzazione degli spazi e delle vite dei lavoratori e degli attori che in generale partecipano direttamente o indirettamente alla produzione olivicola. Dall'altro lato si analizzano dei momenti di festa o delle pratiche di vita quotidiana rilevanti per la riproduzione dei lavoratori stessi,
con l'obiettivo di interrogare i possibili nessi tra il processo di esclusione e quello di presa di parola
invisibilizzata da annoverare come azioni di r-esistenza alle norme e ai dispositivi di disciplinamento delle vite (Lo Cascio, M., & Piro, V. 2018).Verranno presi in esame l'organizzazione annuale della festa murid di Magal2 espressione dell'autogestione e vita del ghetto e il torneo di calcio mediterraneo antirazzista contro ogni sfruttamento che dal 2015 è organizzato tra associazioni e braccianti.
L'analisi è parte della mia etnografia per la tesi di dottorato che ha avuto inizio nel 2013 e che si è sviluppata nel 2018 nell'ambito del programma di ricerca Idea-azione promosso dall'Istituto Pedro Arrupe di Palermo. In questo articolo utilizzerò come dati principalmente le note etnografiche prodotte durante le azioni inserire all'interno della ricerca-azione del 2018 e le iniziative di un gruppo di attivisti presente dal 2014 di cui faccio parte.